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Ulcere neoplastiche

Le ulcere croniche possono essere correlate ad una neoplasia:

- perché un’ulcera può degenerare in neoplasia detta anche ulcera di Marjolin;

- perché si tratta di una neoplasia cutanea primitiva ulcerata;

- perchè correlate al trattamento con antineoplastici;

- ulcere paraneoplastiche.

 

  • Ulcera cronica che degenera in neoplasia

L’incidenza della trasformazione neoplastica di un’ulcera cutanea è del 1,7% ed è rappresentata piu’ frequentemente dal carcinoma squamo-cellulare, che si presenta come una papula o un nodulo ulcerato. Se si instaura su un’ulcera cronica, si presenta con fondo di granulazione anomalo talora fibrinoso a margini netti e ispessiti.

La diagnosi non sempre è tempestiva, pertanto, le lesioni possono assumere aspetto di masse vegetanti, sanguinanti con aspetti necrotici e sovrapposizioni batteriche.

 

  • Neoplasia cutanea primitiva

L’incidenza di neoplasia cutanea primitiva ulcerata è del 3%. Le più frequenti sono il carcinoma basocellulare, squamo cellulare, il melanoma, il sarcoma di Kaposi e i linfomi cutanei.

 

  • Ulcere causate da terapie antineoplastiche

La chemioterapia e radioterapia possono indurre la formazione di ulcere cutanee.

 

  • Ulcere paraneoplastiche

Alcune ulcere cutanee sono correlate a neoplasie sistemiche. Il pioderma gangrenoso può essere associato, infatti, a leucemia mielomonocitica cronica, linfoma di Hodgkin e non Hodgkin, mieloma, leucemia mielocitica acuta e cronica, policitemia vera rubra, sindromi mielodisplastiche. La presenza di manifestazioni cutanee, infatti, può essere un segno di progressione della malattia.

Nell’1-7% dei casi, le vasculiti possono rappresentare una manifestazione paraneoplastica cutanea associata a neoplasie ematologiche e tumori solidi. La vasculite può precedere da 2 mesi a 3 anni la diagnosi di neoplasia.

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